Sul libro:

A partire dall’estate 1936 quasi novanta fra trentini e sudtirolesi – rispettivamente di lingua italiana e tedesca – oltrepassarono i Pirenei per arruolarsi prima nelle milizie e poi nelle Brigate internazionali. A seguito di vicissitudini sino ad allora in parte diverse, sia dal punto di vista individuale sia fra i due gruppi linguistici regionali, quei volontari, animati da tensioni antifasciste e internazionaliste, «si ritrovarono in una terra altra» per battersi dalla stessa parte.

Sulla scorta di nuove fonti, nazionali e internazionali, le singole traiettorie biografiche sono state inserite negli eventi di cui furono protagonisti, permettendo così di seguire in modo più compiuto il loro percorso umano, politico e militare e al contempo di approfondire alcuni aspetti collettivi di quel volontariato in armi.

Dalla Grande guerra – con le prime notizie sui «più anziani» – fino all’emigrazione di gran parte dei futuri volontari negli anni venti e trenta, passando per la militanza politica all’estero, ci si è spinti oltre l’esperienza spagnola. Dopo aver fatto luce sulle conseguenze che ebbe quella scelta, le loro tracce sono state seguite fino agli anni del secondo dopoguerra.